Si analizza il movimento migratorio distinguendo le effettive iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza dagli “altri” movimenti (di cui si annota il solo saldo) al fine di operare una più esatta valutazione del movimento migratorio e di portare la popolazione residente il più vicino possibile alla realtà.
Gli “altri” iscritti (ad es. persone non censite e reperite dopo la chiusura delle operazioni censuarie; persone ricomparse dopo la cancellazione per irreperibilità al Censimento; persone non iscritte precedentemente presso alcuna anagrafe, ecc.) e gli “altri” cancellati (ad es. persone censite più volte erroneamente o nello stesso Comune o in Comuni diversi; persone iscritte erroneamente all’anagrafe di più Comuni, ecc.) sono da considerare unità che concorrono a rettificare l’ammontare di base della popolazione; in generale, non fanno quindi riferimento a trasferimenti veri e propri di residenza.

CAPITOLO I - AVVERTENZE

La popolazione residente di un comune, ad una data fissata, è costituita dalle persone aventi dimora abituale nel comune, anche se a quella data temporaneamente assenti (es.: per servizio di leva, ricovero in Istituti di cura, affari, ecc.). La popolazione presente di un comune, ad una data fissata, è costituita sia dalle persone presenti nel comune a quella data, aventi dimora abituale, sia dalle persone temporaneamente presenti, alla stessa data, ma aventi dimora abituale in altro comune. Il calcolo della popolazione prende avvio dal Censimento della popolazione e registra nel tempo le entrate e le uscite, costituite, rispettivamente, dai nati e dagli immigrati, dai morti e dagli emigrati. Ad ogni nuovo Censimento viene perciò interrotta la serie storica della popolazione residente, determinata partendo dai risultati ufficiali del precedente Censimento. Ne consegue che nell’anno del Censimento, aggiungendo alla popolazione iniziale (all’1 gennaio) il saldo dei movimenti anagrafici registrati nello stesso anno non si determina la popolazione finale (al 31 dicembre), tranne in particolari circostanze. La popolazione residente totale al 31 dicembre 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2010 per provincia, comunità di valle e comune, è calcolata in base alla popolazione legale, censita al 14° Censimento Generale della Popolazione e riferita al 21 ottobre 2001: rappresenta, quindi, il dato ufficiale. La popolazione residente totale al 31 dicembre 2011, 2012 , 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 sempre per provincia, comunità di valle e comune, è calcolata in base alla popolazione legale, censita al 15° Censimento generale della popolazione e riferita al 9 ottobre 2011: pure questa popolazione rappresenta il dato ufficiale. Anche la popolazione residente per genere e per classi di età è definitiva. La popolazione (anche quella censuaria) e i movimenti anagrafici del 2011, pubblicati sull’annuario statistico cartaceo del 2011, erano provvisori. In particolare, si era tenuto conto dell’entrata in vigore della normativa comunitaria, che regola anche la produzione statistica in ambito demografico. Tale normativa prevedeva, tra il resto, la determinazione di una popolazione provvisoria, basandosi sul calcolo statistico desunto dalla “vecchia” serie storica, iniziata con il Censimento della popolazione del 2001. I movimenti anagrafici relativi all’anno 2001 riportano sia i movimenti statistici ufficiali pubblicati dall’Istat, desunti dal calcolo della popolazione, sia le "regolarizzazioni anagrafiche", che modificano solamente l’anagrafe senza apportare variazioni nel calcolo statistico. Tali regolarizzazioni includono le iscrizioni di persone censite come residenti nel comune, ma non ancora iscritte in anagrafe per nascita o per immigrazione, e le cancellazioni per morte o per emigrazione di persone non censite, ma ancora iscritte in anagrafe. Non sono state inserite le regolarizzazioni anagrafiche solo nel caso di iscrizione a seguito di ricomparsa di persona già cancellata per irreperibilità e di cancellazione per irreperibilità (al Censimento o accertata): in tali circostanze, infatti, non è possibile individuare, rispettivamente, il comune di precedente iscrizione anagrafica o il comune di destinazione. L’inserimento delle regolarizzazioni anagrafiche nelle tavole statistiche è stato effettuato al fine di valutare la globalità dei movimenti anagrafici: alcuni di questi, infatti, pur essendo movimenti anagrafici veri e propri, non sarebbero stati “visibili” solo per una questione di metodologia ufficiale adottata nel calcolo statistico. I movimenti anagrafici (relativi agli anni diversi dal 2001) riportano, in generale, i movimenti statistici ufficiali pubblicati dall’Istat, desunti dal calcolo della popolazione.
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TAV. I.11 - Movimento della popolazione residente (1981-2020)
AnniMovimento naturaleMovimento migratorioSaldo
altre
variazioni
Rettifica censuariaSaldo complessivo
Nati viviMortiSaldo naturaleIscrittiCancellatiSaldo migratorio
19814.3764.754-3788.6507.9766742-298
20005.1364.49364313.71110.0893.622-120-4.145
20055.1944.46273216.89112.4394.452-252-4.932
20105.4544.75170318.35613.6994.657-729-4.631
20154.8365.051-21517.12814.8752.253-1.231-807
20174.4955.062-56718.86715.9362.931-1.070-1.294
20184.3535.014-66119.13916.2702.869-1.0082.6233.823
20194.2395.074-83519.72016.5633.157-9813631.704
20204.0486.526-2.47817.83315.0122.821-1.024-2.578-3.259
Fonte: Istat - ISPAT, Istituto di statistica della provincia di Trento